Dopo un anno buono di astinenza, finalmente gli italiani saranno di nuovo chiamati al voto. Questo diritto/dovere così vituperato e male usato, ma così necessario alla sopravvivenza dell'homo italicus. Diciamolo pure: la maggioranza di noi non ce la faceva più a trattenersi. Dopo scorpacciate di tribune elettorali roboanti di promesse inverosimili, gocciolanti di offese incomprensibili e trasbordanti di luoghi comuni, nell'italiano s'era fatta impellente l'esigenza fisica della scarica diarroica elettorale. Fosse stato anche solo per eleggere Miss Lido Filoscio, il bisogno di rinchiudersi in una cabina per barrare il proprio simbolo andava sublimato in qualche modo. Poco importa, infatti, se il voto alle europee e' utile come una macchina per affilare il burro. Il famoso parlamento di Strasburgo non vara leggi e le famigerate commissioni a Bruxelles, al massimo, possono decidere quanti mesi stagiona il parmigiano e quanto dev'essere lungo l'elastico delle mutande.
Insomma MES, fiscal compact, uscita dall'euro e revisione dei trattati sono tutte decisioni prese dagli stati Nazionali, al più dalla BCE, e non certo dal Parlamento Europeo.
I vari politicanti che si inseguono nell'etere, in un saliscendi d'assurdità che nulla hanno a che vedere con le Europee, quasi sempre riescono a terminare il turpiloquio di non sequitur appiattendosi sulla stessa ridicola posizione: "Batteremo i pugni sul tavolo della Merkel".
Lo ammettiamo: ascoltandoli, per un secondo anche noi ci sentiamo come Ivan Drago quando dice a quello sfigato di Rocky "Io te spiezzo in due". Ma se si accende il cervello per un momento, ci si accorge che la scrivania della Merkel non è a Strasburgo. A meno che non se la porti dietro quando va, quella mezza volta all'anno, al parlamento, ma lo riteniamo improbabile. Ammettiamo comunque che la teutonica cancelliera si trovi a passare per l'Alsazia, secondo voi questo parlamentare che abbia aspettato un anno per fratturarsi il polso sul desco, cosa potrà dire alla povera Merkel?
"Vogliamo più democrazia in Europa!"
E' un evergreen molto trasversale, forse perché fondamentalmente non significa un beneamato salsicciotto. In effetti, ci sembra ovvio che il modo migliore per avere più democrazia in un intero continente, sia mettersi d'accordo col premier di un singolo stato. Un po' come voleva fare Mussolini...
"Più sovranità nazionale!"
Quasi sempre questo va assieme alla prima richiesta. Ci fidiamo così tanto dei nostri politici, da non voler il benché minimo controllo sul loro operato da parte di enti terzi? Ma siamo sicuri? Meglio Scilipoti o il bieco burocrate europeo? In fondo bieco non è un aggettivo cosi denigrante, mentre con un "quella Scilipoti di tua madre" scatta sicuramente la faida...
"Noi non paghiamo! (fiscal compact, MES ...)"
La cancelliera dovrà fare uno sforzo per fingere sorpresa ... non e' la prima volta che l'Italia viene meno ad un trattato europeo, mondiale o rionale ed i soldi del fiscal compact sono meno tangibili dei miracoli di Padre Pio.
"Fuori dall'euro!"
Se la Banca d'Italia non ha ancora impegnato la Zecca per salvare qualche banca in caduta libera, in teoria da domani si può ricominciare a stampare la liretta. I lungimiranti hanno capito che riaprire congiuntamente le case chiuse e' la scelta migliore per avvicinarci il più possibile a Cuba. Non faremmo i soliti precisini del biscotto, notando che farsi eleggere al parlamento europeo per uscire dall'Europa, è come andare in un bordello per restare vergine, ma tant'è.
"Vogliamo il default!"
Ammesso che qualcuno sappia cosa voglia dire, non crediamo che la Merkel, pur volendo, possa opporsi al naturale scorrere delle cose. Siamo più che liberi di fallire (ultimamente pare che sia l'unica cosa che ancora ci riesca), ed invocando il default potremmo semplicemente spacciarla per una scelta presa in perfetta coscienza. Poi auguriamoci che la Merkel ci compri il Colosseo, di modo da impedirci di farci pascolare di nuovo le pecore.
"Porteremo il sud in Europa!"
oppure "porteremo l'Europa nel sud", o ancora "porteremo l'Europa in Europa" o perché no, "sudderemo il portare nell'Europa". Si tratta di una velata minaccia? Costringeremo i tedeschi ad abbandonare la Mercedes per la Seat Ibiza, gli Inglesi a gettare nel Tamigi il fish and Chips per il purpo a 'nzalata e daremo i coffeeshops fiamminghi in gestione alle Mafie? Tanto alla fine, come dice De Crescenzo, si è sempre meridionali di qualcuno e noi, rispetto alla Germania, siamo talmente a sud che tra poco spunteremo dall'altra parte e ci ritroveremo a nord. A pensarci bene, potrebbe convenire.
"Ci serve il tesoretto che ci porterà l'indulto sullo scudo fiscale, alla faccia dell'inciucio teso dagli stati-canaglia di europoli!"
Questa è la perla migliore, la supercazzola per eccellenza, la sublimazione del politichese che diventa un linguaggio nuovo, ma subito comprensibile a tutti: quello della stronzata! Cumuli di termini giornalettistici, in gran parte insensati, ma detti con una certa convinzione davanti ad un Vespa accondiscendente, faranno del vostro santino photoshoppato da manifesto elettorale un ambito feticcio, ma poi non lamentatevi se, alla pronuncia della terza parola, la Merkel chiamerà il servizio d'ordine e vi farà portare via....
Insomma, la dubbia utilità delle elezioni europee è stata ulteriormente trascinata in basso dalla vagonata d'invereconde supercazzole che ci sciorinano.
Povera Merkel, che assieme agli altri parlamentari europei dovrà sorbirsi una masnada di bugiardi o (ed e' anche peggio) ignoranti in buona o cattiva fede.
E poveri pure noi, costretti alla solita figura internazionale da maitre chocolatier per aver scelto dei rappresentanti di cotal forgia.
Ciononostante, il nostro essere uomini italici fa sì che il voto ci scappi e per questo andrà espletato al più presto, o corriamo il rischio di non riuscire a raggiungere la cabina e di doverci liberare in qualche baretto.
Consentiteci però una riflessione pragmatica, visti i fatti, tanto vale guadagnarci qualcosa.
D'altra parte, prendendo spunto dall'esperienza ventennale della Mafia, anche i partiti hanno capito che era d'uopo concedere un certo "non so che" in cambio.
Dalle dentiere omaggio, alla toletta per il cane scontata, per i più materialisti ci sono anche 80 euro acoppo 'a mano. Da consegnarsi, rigorosamente, dopo il voto perché qua, come dice il poeta, nisciuno e fesso.
venerdì 23 maggio 2014
Vota Merkel!
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martedì 20 maggio 2014
A casa nostra
Inquadratura a campo largo.
Una musichetta tutta fisarmonica ed eco fa da sottofondo, mentre il vento spazza via la provinciale. L'immagine si stringe, focalizzando su un piccolo bar, finiture vecchie di cinquant'anni, all'ingresso quelle cordicelle di plastica attorcigliate che ballano al passaggio di ogni raro avventore.
Una musichetta tutta fisarmonica ed eco fa da sottofondo, mentre il vento spazza via la provinciale. L'immagine si stringe, focalizzando su un piccolo bar, finiture vecchie di cinquant'anni, all'ingresso quelle cordicelle di plastica attorcigliate che ballano al passaggio di ogni raro avventore.
Dalla finestra si scorgono
due uomini che parlano animosamente. La discussione e' cominciata da
un po' ma la prima frase che si sente e' pronunciata dal più grosso
dei due
“... eh, guarda che non c'entra nulla il razzismo. Io faccio delle differenze. Ci sono quelli che vengono qui a lavorare. Ok, ma ci sono quelli che vengono da paesi dove non hanno spirito democratico.”
“... eh, guarda che non c'entra nulla il razzismo. Io faccio delle differenze. Ci sono quelli che vengono qui a lavorare. Ok, ma ci sono quelli che vengono da paesi dove non hanno spirito democratico.”
“Giusto …” asserisce il piccoletto.
“Magari nei loro paesi
hanno organizzazioni terroristiche che vogliono sostituirsi allo
stato e le importano qui. Poi si ammazzano, poi ci fanno gli
attentati. Ed io dico, e pensarci prima? Non farli sbarcare proprio.
E' sbagliato?”.
“Vero, ma …” tenta di
ribattere l'altro.
"Aspetta, aspetta, dei fanatici religiosi che mi dici? Eh, non venirmi a dire quella storia che tutte le fedi sono
uguali. No, Non lo sono. Noi abbiamo uno stato laico, quelli si fanno
dettare le leggi da quella specie di preti loro. Come se non bastasse, predicano bene e razzolano malissimo. Prima sostengono ciecamente la dittatura, poi protestano e ne predicano il rovesciamento, salvo fare di tutto per riportarla al potere. E ti impongono la loro mentalità ed il loro credo, anche in casa tua e con violenza, scordandosi che non era esattamente questo che gli era stato insegnato. Poi vengono qui e
ci portano la loro mentalità medievale, il crimine e pensano sempre di essere più furbi di te e di doverlo dimostrare ad ogni costo”
“Ma come fai a
distinguere i criminali dagli altri?” azzarda l'interlocutore, bevendo l'ultimo dito di vino che gli era rimasto
“Facile. Basta vedere da
dove vengono. Certi paesi non ci possono portare nulla di buono. Io
non dico di no a tutti, ma certi popoli ce l'hanno nel sangue. Sono
ladri dentro, sono fascisti dentro, sono rimasti al medioevo e sono
troppi. E se li facciamo arrivare qui, prima o poi ci faranno finire
come loro. Poi non si integrano, non parlano la nostra lingua,
neanche ci provano.”
“Quindi tu i turchi, gli albanesi non
li faresti sbarcare neanche?” domanda l'altro.
“No, diamine, quelli
sono gente seria che lavora. Io parlo degli italiani. Quelli sono
pericolosi. No joke.....Dovunque siano andati,
hanno importato la Mafia. Parlano malissimo l'Inglese. Sono papisti ... "
"Non starai esagerando .." ribatte l'altro stranito.
"... poi puzzano d'aglio. Non pagano le tasse, sono tutti ladri. Non vogliono onorare i loro debiti. Hanno inventato il fascismo. Il nazismo e' una copia del fascismo. Se non fossero mai esistiti, tuo nonno non sarebbe morto.”
"Non starai esagerando .." ribatte l'altro stranito.
"... poi puzzano d'aglio. Non pagano le tasse, sono tutti ladri. Non vogliono onorare i loro debiti. Hanno inventato il fascismo. Il nazismo e' una copia del fascismo. Se non fossero mai esistiti, tuo nonno non sarebbe morto.”
“Hai ragione, non
sarebbe morto. Gli italiani sono davvero pericolosi. Ne ho visto uno mentre
entravo, è seduto proprio qui di fronte a me, al mio tavolo"
“Hey, ma anche io ne ho uno di fronte, ora mi alzo e lo acchiappo”.
“Si, dai, anch'io vado a prendere il mio, è ora di rialzare la testa”.
“Prendiamoli e facciamogli capire che qui
non comanda lui. Comandiamo noi. Noi siamo i padroni, a casa nostra"
giovedì 10 aprile 2014
Magna, magna!
Napoli è la terra della buona cucina, del mangiare bene soprattutto tanto (anzi assai). Un inferno per le transaminasi, portate alla pazzia in un luogo dove anche il fritto misto può rientrare negli sport estremi. Quello che non si sa molto al di fuori dei confini partenopei, è che Napoli è anche il regno della cucina creativa, il crogiolo della sperimentazione tra i fornelli, nonché il luogo per eccellenza in cui vengono inventate nuove pietanze sconosciute al mondo intero. Inventate proprio nel senso, quasi biblico, di create da zero. Non ci credete? Provate a seguirci in questa nostra scorribanda refettoria e vedrete...

Tanto per cominciare, potete fare un pranzo frugale a poco prezzo, e con soli 4 euro potrete godere del misterioso menù TURISTO.

... se invece avete bisogno di qualcosa che "appara 'o stommaco", e' il momento di optare per una pasta condita con il nuovo legume OGM. Il FaGGiolo, in cui la doppia G promette una botta di energia, sopratutto a livello intestinale
....ma passiamo ai fast-food. Quest'ultimi possono accontentare anche i palati più esigenti. Se il chicken sandwich non vi sconfinfera e l'HOT(MENO)DOG non vi solletica, potrete sempre optare per il criptico HAMBURER....
....e per mandare giù l'Hamburer niente di meglio della novità americo-ostrogota: la COCACOLA.LAIT!....

...ma è sui contorni che i napoletani danno il meglio, approfittando di uno spettacolare menù in italo-sanscrito. E se possiamo illuderci che le MelEnzane siano un banale lapsus dell'arcinota melAnzana, la preparazione a FUNHETTO ci fa capire che deve trattarsi di un piatto fusion. Per i più avventurosi consigliamo l'alternativa dei peperoni al GRATTE'. E non rimpiangete il fatto che il flash abbia impallato quel qualcosa di patate....

....si trattava, ovviamente, di un GATO'...
Nel caso non lo aveste ancora capito, siamo alla frutta... 1 killo, 1 euro. Mezzo killo, mezzo euro. E qualcuno ipotizza che il Killo sia una percoca OGM che cresce solo se si sposta l'ombrellone a destra e la si lascia abbrustolire al sole...
Ed ora il gran finale con un dolce dall'assonanza finnica...il fantasmagorico KINDE - PINQUI'...
E se il Pinqui' vi suona troppo piccante, un dolce sponsorizzato dalla Roche, l'innovativo FERRERO ROCHE' sicuramente vi rimetterà in sesto.
C'è solo l'imbarazzo della scelta, sedetevi a tavola e buon appetito!
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martedì 25 marzo 2014
Venghino, siori, venghino!
Vendere articoli di poco conto e peggio ancora scadenti e cavarci anche un profitto non è professione da dilettanti. Nonostante Renzi si sia guadagnato in gioventù il soprannome di Bomba, per quanto le sparava grosse, i più riconoscono a Zio Silvio ancora un certo margine nella disciplina del teleimbonitore. Lo scavallato infatti, non si limitava alla batteria di pentole o al brillocco, ma riusciva a piazzare il bene immateriale, metafisico: l'ottimismo ingiustificato, l'allegria fuori luogo l'odore del denaro e in qualche caso anche il vuoto più assoluto (non si spiegherebbe senno' come abbia fatto a farci eleggere Gasparri).
Con tali precedenti, piazzare un centinaio di autoblu scalcagnate non sembra un'impresa titanica. Ciononostante la vera sfida per Renzi sarà far dimenticare i precedenti proprietari. Voi la comprereste l'auto blu usata da La Russa senza prima procedere ad un esorcismo? Vi fidereste di rivelare l'auto della Brambilla, che, con le sue frequentazioni animali, ci avrà fatto pascolare cani e porci? La vorreste l'auto di Razzi; il dubbio che sia contagioso non vi verrebbe?
E considerate che questo è solo un allenamento per quando il fiorentino dovrà vendere l'Italia, come fosse un paese solvibile, all'Europa (magari senza farci ridere dietro).
In realtà, a prescindere dal ruolo politico occupato, qualunque Presidente del Consiglio che cerchi di piazzare l’impiazzabile, dovrà comunque sempre tener presente che esiste un solo essere al mondo che è in grado di vendere qualunque cosa gli capiti a tiro a chiunque, compresi i ghiaccioli al polo sud: il napoletano. Decenni prima che Gennaro D’Auria mollasse quintali di Antibas Rebrescion ai suoi e molto ancora prima dell’invenzione del pacco, doppio pacco e contropaccotto, il napoletano aveva già ben chiare le più ardite tecniche di vendita di beni mobili ed immobili, ma soprattutto, di beni inesistenti….
Con tali precedenti, piazzare un centinaio di autoblu scalcagnate non sembra un'impresa titanica. Ciononostante la vera sfida per Renzi sarà far dimenticare i precedenti proprietari. Voi la comprereste l'auto blu usata da La Russa senza prima procedere ad un esorcismo? Vi fidereste di rivelare l'auto della Brambilla, che, con le sue frequentazioni animali, ci avrà fatto pascolare cani e porci? La vorreste l'auto di Razzi; il dubbio che sia contagioso non vi verrebbe?
E considerate che questo è solo un allenamento per quando il fiorentino dovrà vendere l'Italia, come fosse un paese solvibile, all'Europa (magari senza farci ridere dietro).
In realtà, a prescindere dal ruolo politico occupato, qualunque Presidente del Consiglio che cerchi di piazzare l’impiazzabile, dovrà comunque sempre tener presente che esiste un solo essere al mondo che è in grado di vendere qualunque cosa gli capiti a tiro a chiunque, compresi i ghiaccioli al polo sud: il napoletano. Decenni prima che Gennaro D’Auria mollasse quintali di Antibas Rebrescion ai suoi e molto ancora prima dell’invenzione del pacco, doppio pacco e contropaccotto, il napoletano aveva già ben chiare le più ardite tecniche di vendita di beni mobili ed immobili, ma soprattutto, di beni inesistenti….
Cominciamo subito col botto, proponendo a voi tutti una grande offerta: a solo 4.00 EUR, ben 10 CARCIOFIOFI! Ortaggi floreali OGM, per un prezzo da articolo caduto dal camion.
Sei alla ricerca di abbigliamento tecnico per le tua scorribande a due ruote? Cosa aspetti? Con soli 3 euri puoi aggiudicarti un fantastico SOTTOCASCHO, ideale per avviarsi verso un pomeriggio di rattimma al Virgiliano alla guida di un fiammante Duchati o Suzukhi e, male che vada, se si dovesse andare in bianco, lo si può sempre usare per assaltare qualche coppietta ….
E dei LEGHINS vogliamo parlarne? Che grande novità! Al solo costo di 1/4.00 si può comprare la microfibra, mentre per un misero 3/10.00 ti danno anche tanti colori. Avete capito bene! Un superteconologico microqualcosa coloratissimo per soli tre decimi.
Se proprio col leghins doveste sentire freddo, vi consigliamo caldamente (sic) l’acquisto di questo FOUSON caldo cotone, ché se proprio la brezza dei camaldoli dovesse congelarvi i cosiddetti, per 18 mk, giusto un po’ più sotto, vi danno pure il sole….

Per tutti colori i quali avessero un euro, uno solo, da spendere come gli pare, ci sentiamo di consigliare vivamente questo misterioso prodotto: il TAPETT. Prodotto particolarmente scontato data la sua origine greca. La pronuncia corretta è infatti tape pigreco, il che apre degli interrogativi inquietanti sul cosa possa essere realmente. Per non parlare di quello Svelto 120 a sinistra....
La stessa merceria ci offre altri accessori per brave massaie; che ne dite di acquistare la fantastica microfibra a solo 50 CENTEM? E se manco questo dovesse andarvi bene,con un banale uno potrete aggiudicarvi il prodotto misterioso. Dopo l'acquisto vi verrà rivelato in quale valuta sia da pagare l'uno: lira, euro, dollaro o rene?
“Donna! All’ITERNO tutto 10-20”. Chiaramente un riferimento biblico. L'Iterno deve venire dopo la Genesi.

....chiusura in grande stile con la notte bianca vomerese in versione vintage. Se la cucina molecolare vi ha stufato, se master chef vi disgusta, è il momento di bandire la dieta mediterranea e provare i PANNI alla piastra. Solo 3 euro per la migliore flanella delle Fiandre! Agli amanti degli irish pub consigliamo il cardigan con sottaceti, agli amanti dell'ortografia, un alka seltzer
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lunedì 3 marzo 2014
'O Festiuallera
'O Festiuallera fa schifo. 'Stu festiuallera è proprio uno scuorno. La musica è brutta, non ci sono più le belle canzoni e i bei cantanti di una volta, non ci sono più i presentatori di una volta e, in generale, non c'è più una volta.
'O Festiuallera fa schifo, perché non ci sono i cantanti né la musica napoletana, ché noi siamo i migliori del mondo e non esiste proprio che fanno un festival senza almeno venti/venticinque cantanti di queste parti. Poi scopri che tra i giovani ha vinto Rocco Hunt con una canzone in dialetto, e pensi che c'è giustizia su questa terra, e che è il minimo che chi canta in napoletano vinca 'o Festiuallera. Anche se quando hai sentito il nome, credevi fosse quello che faceva i film con Eva Henger. Poi ti dicono che Rocco Hunt è di Salerno e allora vafammocca, 'o Festiuallera fa schifo.
'O Festiuallera fa schifo perché tiene il potere di riesumare i morti scavati, che ad un tratto ti ritrovi davanti Sandro Giacobbe che ci piaceva assai a nonna Tittina e canta in pleibbec una canzone che manco lui si ricordava più di aver cantato. Finisce lo sperpetuo e tutti piangono per la commozione, anche se oltre alla canzone, non si ricordano manco Sandro Giacobbe, nonna Tittina compresa.
'O Festiuallera fa schifo perché ti illude e poi ti delude, ché tu vedi all'improvviso uno che canta un pezzo folk e pensi "Uanema, e comme s'è fatto sicco Benny Hill!", poi arriva il presentatore e capisci che ti sei emozionato ascoltando Ron, sperando che nessuno se ne sia accorto.
'O Festiuallera fa schifo perché l'hanno usato per distrarti mentre Renzi formava un governo con cinque nuove proposte ed una marea di vecchi tromboni; e tu non hai capito se la Madia canta con Arisa o diventa ministro.
'O Festiuallera fa schifo perché ti mette davanti alla realtà dei fatti senza un minimo di delicatezza, così tu fai zapping e ti trovi, su Raiuno, la domenica pomeriggio, Savino Zaba che pontifica di musica e tu, che hai studiato chitarra classica per quattro anni e diretto un coro polifonico per dieci, ti senti l'ultimo dei falliti. Poi però vai su uichipedia per vedere chisto chi è e che fa e scopri che di cognome fa Zabaione e ti senti un poco meglio, ma dura giusto due minuti.
'O Festiuallera fa schifo perché per colpa sua ci dobbiamo sciroppare per una settimana Valerio Scanu pettinato come Barbie Raperonzolo, che va per televisione in tutti i programmi del globo terracqueo a dire che lui ha già vinto a Sanremo, ma si è dovuto produrre da solo il disco perché nessuno lo caca più, e per favore compratevelo perché per mantenermi 'ste ospitate mi hanno pignorato pure il perizoma e se non vendo almeno sedici milioni di copie, finisco sotto al ponte affianco a quello dove dorme Marco Carta. E poi dice che la meritocrazia in Italia non funziona.
'O Festiuallera fa schifo, perché con tanta gente che c'è al mondo, dovevano invitare proprio Rufus Wainwright? Poi non vi lamentate se orde di chierichetti e boy scout riscoprono il fascino perverso della protesta violenta e organizzano addirittura una temibile raccolta di firme per non farlo cantare. Quando però vengono a chiedere la vostra firma e voi gli fate notare che non hanno mai alzato un dito contro Madonna o Lady Gaga, che su certe cose ci campano, loro vi guardano con lo sguardo perso e voi date un nuovo significato alle loro occhiaie.
'O Festiuallera fa schifo, perché solo quando si conoscono i compensi dei presentatori, la gente si ricorda di come vengono spesi male i soldi pubblici, mentre quando si parla dei voli di stato per le dame di compagnia se lo scorda sempre.
'O Festiuallera fa schifo, perché ha vinto Arisa, e a voi quella canzone proprio non piace, poi vostra moglie se ne esce dicendo che la canzone "non è bellissima, però dal primo momento io avevo pensato che poteva vincere" e voi subito pensate "non è bellissima, però dal primo momento io avevo pensato che teneva 'na bella zizza" e ve ne andate a letto contenti, pecchè 'O festiuallera fa schifo, ma pure quest'anno ve lo siete visto fino all'ultimo!
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martedì 18 febbraio 2014
10 segnali per capire che vi siete fidanzati “alla napoletana” – Parte seconda
Pensavate ci fossimo dimenticati di infierire sulle vostre
avventure sentimentali? Beh, vi sbagliavate. Non ci piace lasciare i discorsi a
metà e, soprattutto, ci piace pariare
‘nguollo ai nostri amici che stanno per pagare il prezzo più alto per un
fidanzamento. 5 segnali sono ormai andati, eccovi gli ultimi 5:
6)
3
giorni dopo la presentazione ufficiale, vi
arriva a casa un invito
Questo è uno dei segnali più inquietanti, uno di quelli che
vi fa capire che vi siete fidanzati anche con la di lei famiglia, in via
definitiva. Il cugino Pasquale, che voi non avete mai conosciuto e del quale la
vostra fidanzata non vi ha mai parlato nell’unica volta in cui vi siete visti,
ha invitato voi, i vostri genitori e i vostri fratelli con eventuali fidanzati
al suo matrimonio. A quel punto, è inutile cercare il numero della vostra donna
per chiederle spiegazioni, perché non gliel’avete mai chiesto, sarà lei
direttamente a chiamarvi. Purtroppo però, non sarà per scusarsi della
maleducazione del cugino, ma per prendere appuntamento per farvi fare un
vestito damascato color ruggine su misura da don Mimì ‘o sarto. A quel punto,
non potendovi tirare indietro, il problema non sarà tanto reperire i mille euro
per la busta (che tocca a voi in qualità di maschi di casa), ma spiegare a
vostro padre, che ignora il fatto che siate fidanzati, che gli toccherà andare
al matrimonio di uno sconosciuto…
7)
I
vostri suoceri vi chiamano per andare a casa loro a ritirare un regalo per i
vostri genitori
Ormai siete fidanzati da circa 15 giorni, e la vostra
relazione è a pieno titolo stabile, consolidata e duratura, per cui i vostri
suoceri ritengono sia giusto conoscere i vostri genitori perciò, per rompere
il ghiaccio, hanno pensato bene di comprargli un regalo sobrio, una cosa
informale e non impegnativa che faccia capire come il gesto sia di cortesia e
non certo per creare imbarazzo: un puttino di ceramica con scarpe in finto oro
e ali swaroskate alto 90cm. Non provate nemmeno ad abbozzare un tentativo di
fuga, siete voi ad essere in torto, visto che dopo 15 giorni ancora non avete
portato tutti fuori a cena per conoscersi. Il regalo è il modo più ovvio per
estorcere un contatto diretto, essendo doverosa almeno una chiamata di
ringraziamento. E badate bene: seppure voi e i vostri genitori aveste voglia di
rischiare la vita rifiutando il regalo, non risolvereste il problema, giacché i
suoceri non avrebbero vergogna di bussare direttamente a casa vostra….
8)
Ogni
occasione è buona per presentarvi alla famiglia di lei
Lo sappiamo, durante la settimana, senza obblighi
d’etichetta, vorreste prendervi una pausa per staccare dalla vostra asfissiante
relazione, possibilmente lavorando come muli, ma non potrete sfuggire agli
imprevisti meeting tra consanguinei. All’improvviso la vostra amata vi chiamerà
perché bisogna di corsa andare il clinica, visto che la cugina lasca Concetta
(o Carmela, mo’ non si ricorda bene) ha partorito e dovete assolutamente a
trovarla. Non preoccupatevi, la vostra amata ha già comprato un pensierino pure
da parte vostra. Sapete benissimo che è solo una puerile scusa per portarvi a
conoscere tutto il parentume, ma non disperatevi, respirate profondo e chiedete
un permesso di due ore al vostro capo, poteva andarvi peggio ed essere
costretto ad andare a casa di zia Cira a consolare il povero cugino Antimo,
disperato per la dipartita della nonna….
9)
Siete
costretti ad evoluzioni circensi per scambiarvi delle caste effusioni
In un mese di fidanzamento, l’unica cosa che siete riuscito
a fare con la vostra amata, fra un sabato in casa, una visita in clinica ed un
funerale, è solo quel dannatissimo bacio della prima sera. Avreste voglia perlomeno
di assaggiare il frutto dell’amore che tanto vi tiene soggiogato, ma lei non
anela altro che rimanersene in casa e proprio presso il desco natio non è
possibile lasciarsi andare, sennò ‘o gnoro vi spara infronte. Come risolvere il
problema? Il complesso sistema legislativo non scritto napoletano ha una falla
che vi offre una scappatoia: il balcone. La superficie (se c’è), pur facendo
parte della casa, è all’esterno e, pur essendo sulla pubblica piazza, si
considera una zona franca. In pratica, se state dentro casa vi spiano con uno
spettrografo rubato alla CIA, se state sul balcone è come se foste trasparenti.
Tuttavia, essendo l’unico modo per una fugace insaponatina, non lamentatevi se
piove e siete costretti a tenere occupate le mani con l’ombrello…
10)
Non
avete mai consumato, eppure la vostra donna ha le nausee
Beh, questo è un segnale ambivalente. State rischiando la
vita, ma in realtà potete ancora salvarvi. Fondamentalmente, la vostra salvezza
sarà la condanna eterna. La vostra amata ostenta nausee e finge svenimenti
malgrado, salvo l’intervento dello Spirito Santo, sia materialmente impossibile
che sia incinta. A meno che il figlio non sia di un altro, ma vi conviene non
paventare l’ipotesi, per non finire scuoiato in un vicolo dei Vergini. L’unico
modo che avete per portare a casa la pellaccia, sarà sposarvi. Dopo la vostra
proposta di matrimonio, vostro suocero dimenticherà il disonore e lo sostituirà
con l’orgoglio di avere un genero ommo,
vostro cognato vi chiederà di fare da padrino a suo figlio e voi finalmente
potrete amoreggiare con la vostra donna. E ovviamente vi toccherà ingravidarla,
perché se poi si scopre che non è incinta, sgamano che nun site bbuono e scuoiato nei Vergini ci finite davvero….
Molti di voi, a questo
punto, avranno riconosciuto tutti i dieci segnali che abbiamo descritto. Sì,
perché questi segnali o si colgono tutti, o non ce ne sono proprio. Se vi è
andata male, ne avete colti sette-otto, ma è solo perché state assieme da
troppo poco tempo e fra un paio di settimane avrete completato la lista. A
questo punto vorremmo dirvi che se siete solo al numero 2 o 3 potete ancora
salvarvi, ma non è così, già dal primo segnale la vostra condanna sarà stata
emanata. Non servirà la fuga, non servirà lasciare la propria amata simulando
la propria morte e non varrà a nulla cambiare sesso e farsi chiamare Olga.
Ovunque sarete, vi troveranno, o comunque troveranno i vostri familiari e li
costringeranno a pagare tremila euro di bomboniere che voi nemmeno sapevate di
aver ordinato. Ad ogni modo, non pensiate che la vostra novella femminilità possa salvarvi la pellaccia: a vostro cognato Carmine 'sta Olga non dispiace affatto…..
martedì 11 febbraio 2014
10 segnali per capire che vi siete fidanzati “alla napoletana” – Parte prima
Si avvicina turpemente la lugubre ricorrenza di S.Valentino, che obbliga tutti gli innamorati e fare pubblico
sfoggio del sentimento che li lega, buttando dalla finestra vagonate di soldi
che potrebbero essere stati tranquillamente spesi meglio, invece che in frivolezze e festeggiamenti. Ad ogni modo,
obblighi a parte, quello che ci interessa è il fidanzamento alla napoletana,
quello vero, quello che rovina intere famiglie, quello che prevede la partecipazione
attiva dei parenti fino all’ottavo grado, quello che si consuma “in casa”,
insomma quello che può esserci solo a Napoli. Ma quali sono i segnali che
possono farvi capire che state vivendo
un tragico fidanzamento “alla napoletana”? Eccovi un rapido elenco che potrà
aiutarvi a comprendere in quale guaio vi siete cacciati:
1)
Dopo
40 secondi netti dal primo bacio, vi ritrovate già in casa di lei a parlare con
vostro suocero.
Non avete ancora terminato di ravanare tra le labbra della
vostra amata, che già siete seduti al tavolo del salotto di vostro suocero (che
poi è anche la camera da pranzo e quella da letto, se siete in un vascio), il
quale vi fa più o meno il terzo grado dispensando pacche sulle spalle. Non
importa considerare che eravate entrambi ubriachi e che speravate di usare la
vostra novella compagna come mezzo per insaponarvi la cugina, ormai è fatta.
Ah, non badate al cartoccio di paste che vi siete ritrovati in mano, le nubende
sono solite procurarsene uno con mezzi che farebbero impazzire il più ostinato
dei Giacobbo…..
2)
‘a
fedina
Il vostro suocero sta già blaterando sul suo piacere di
conoscervi mentre voi State solo aspettando che compaia il cartello di Scherzi
a Parte per tirare un sospiro di sollievo quando la vostra amata comincia a chiarire
che lei l’anello lo preferisce di oro bianco perché è bionda (pittata, ma non è
il caso di essere pignoli). Il segnale è chiaro ed inquietante: l’acquisto
della fedina va assolutamente perfezionato, affinché si ufficializzi la vostra
relazione. Il fatto che voi questa relazione non la volevate nemmeno non conta
più, adesso c’è solo un sigillo da applicare al vostro amore per cui, senza
sapere come, vi ritroverete nottetempo in un sottoscala del centro storico,
dove l’amico ricettatore di vostro cognato vi aspetta per incidere il nome
vostro e della vostra amata su quei cerchietto di materiale pregiato. Un solo
consiglio, fate parlare lei al momento dell’incisione, specie se il nome no
gliel’avete ancora chiesto
3)
Il
destino toponomastico dei vostri figli è già segnato.
A stento ricordate il cognome della vostra fidanzata,
eppure già lei immagina di chiamare il vostro primogenito col nome dello gnoro.
Non stupitevi se, pur di potare a termine il piano criminoso, è disposta a
storpiature clamorose, l’ordine costituito va rispettato a qualunque costo.
Quindi vi toccherà fare un numero imprecisato di figli (pecchè sinò nun site bbuono) e di chiamarli, nell’ordine, come:
vostro padre, vostra madre, vostro suocero, vostra suocera, tutti i parenti
morti prima del tempo in ordine decrescente in funzione del grado del legame,
tutti i parenti dispersi, amici d’infanzia morti, animali da compagnia e così
via. Poco importa se il rispetto delle consegne non collima col sesso dei
vostri figli: Aniella, Concetto, Salvatora e Anno capiranno…..
4)
La
vostra fidanzata vi chiama già ripetutamente ed in pubblico “amò”
Siete ancora sotto choc, la nonna della vostra fidanzata vi
sta porgendo un caffè d’ordinanza, rigorosamente sciacquato, e già la vostra
donna si profonde in arditi “amò, aspetta dduje minuti ca mo’ arriva pure
fratomo Geretiello, amò, haje capito, amò?”, del tutto incurante delle
ripetizioni e delle ridondanze. Siete in trappola: “amò” è uno dei segnali più
atroci del fatto che il vostro legame, per quanto ancora inesistente, è
diventato forte come un nodo di cravatta. “Tesò” ancora vi avrebbe concesso una
speranza di salvezza, “amò” è la vostra condanna.
5)
Vostro
suocero vi prospetta un appuntamento in piazza per un caffè
State sciorinando
il vostro curriculum seduti sulla poltrona in similpelle mentre le chiappe vi
sudano come quella volta a Formentera sulla spiaggia nudista, quando vostro
suocero, che coglie l’occasione per invitarvi a chiamarlo “o gnò”, vi prospetta
la volontà di incontrarvi in piazza per un bel caffè al bar. È un segnale quasi
catastrofico. Sappiate che non berrete mai quel caffè, anzi. Il vostro novello
gnoro vi inviterà a salire in macchina e vi scarrozzerà velocità folle in
tangenziale facendo minimo 4 volte Corso Malta-Pozzuoli e ritorno mentre, con
lo sguardo spiritato e torvo vi ripeterà frasi minatorie per scoraggiare ogni
vostro tentativo di ferimento della sua amata figliola. Se vi va bene, ve la
caverete con un sibillino “chi rompe paga” o con un languido “guagliò, statte accorto!”. Se vi va
male, ‘o gnoro caccia ‘o fierro e a
quel punto vi conviene stare zitti….
Giunti a metà del nostro cammino, pensiamo
sia il caso di fermarci per un attimo. Sappiamo che chi sta piano piano
rivedendosi nel nostro racconto, starà iniziando a percepire i segni di un leggero
malessere, quindi preferiamo non infierire, almeno per ora. Per questo, adesso
sedetevi, prendetevi un bel bicchiere di te caldo e non pensateci più, tra
qualche giorno continueremo con gli altri cinque segnali. Rilassatevi, ma non
troppo: il meglio (o il peggio) deve ancora venire!
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